Quel palo a strisce all’entrata
QUEL PALO A STRISCE ALL’ENTRATA
LA CHIESA VIETO’ AI RELIGIOSI DI PRATICARE LE ARTI MEDICHE
Sai perché i barbieri espongono quel palo a strisce all’entrata? Quel cilindro fisso o rotante con la spirale di bande bianche e rosse? L’usanza risale, addirittura, al medioevo. Più precisamente, al Consiglio ecclesiastico di Clermont (1130) e di Reims (1131). Il Sinodo religioso, vietò al clero di esercitare la giurisprudenza e le arti mediche. Il provvedimento evitò ai ministri di Dio di allontanarsi dalla loro vocazione. Infatti, in seguito, la disposizione fu accolta anche da Papa Innocenzo II nel Concilio Ecumenico Lateranense II del 1139.
I BARBIERI INIZIARONO A PRATICARE IL SALASSO
Nel 1215 Papa Innocenzo III vietò ai sacerdoti e ai diaconi di eseguire operazioni dove ci fosse del sangue. Infatti, fino a quel momento, i religiosi, che conoscevano l’anatomia, effettuavano piccole operazioni di chirurgia. Da allora i barbieri, oltre al taglio della barba e dei capelli, praticarono anche il salasso. D’altronde, nelle loro botteghe, già da tempo, effettuavano incisione di ascessi, ricomposizione di fratture, estrazione di denti marci. Oltre alla rimozione di pidocchi, pulci, zecche e quant’altro.
IL SALASSO
Il salasso (chiamato anche emodiluizione o flebotomia) era una cura medica molto antica. Infatti, l’uomo iniziò a usarla fin dagli antichi egizi. I chirurghi però, consideravano questa terapia un po’ riduttiva per il loro livello professionale. Quindi, i pazienti che potevano essere curati con un semplice prelievo di sangue venerro indirizzati dal barbiere. Quest’ultimi, nella Londra medioevale, per attirare più persone , mostravano nelle loro botteghe grandi boccali di sangue dei clienti. Vi lascio immaginare quanto potesse essere poco igienica e sgradevole, alla vista, quella macabra esposizione. Sempre a Londra nel 1307 venne promulgata una legge che vietò ai barbieri di mettere il sangue in vetrina. Inoltre, li obbligò a gettare nel fiume questi liquidi corporali.
LA NASCITA DEL PALO A STRISCE
In seguito al nuovo editto, la gilda dei barbieri, per promuovere i servizi offerti, utilizzò un simbolo meno violento. Fu così che nacque il palo a strisce del barbiere. Un cilindro allungato che rappresentava l’asta che il paziente stringeva durante il salasso. Il braccio infatti, restava orizzontale, in modo che, per lo sforzo, le vene risultassero ben visibili. Inoltre, il pomo di bronzo, all’estremità, indicava la forma del contenitore dove si raccoglieva il sangue. Infine i colori: il rosso rappresentava il sangue, il bianco le bende. In seguito, fu aggiunto il blu nella versione americana.